L’ansia da separazione
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I bambini con disturbo d'ansia da separazione possono spesso apparire tristi o avere difficoltà di concentrazione sia a scuola che durante le attività di gioco. I genitori come possono aiutarli?
Con il termine ansia da separazione si fa riferimento ad una eccessiva paura o ansia rispetto alla separazione dalla propria casa o figura genitoriale, meglio conosciuta con il termine di figura di attaccamento.
Precedentemente, questo disturbo veniva applicato solo a soggetti con un’età inferiore ai 18 anni; attualmente, invece, il disturbo d’ansia da separazione può essere presente in tutte le fasi della vita.
Questa tipologia specifica di ansia rappresenta una fase normale dello sviluppo del bambino; è infatti funzionale ad insegnare loro come padroneggiare il proprio ambiente. Di solito termina intorno ai 2 anni di età, ossia quando i bambini cominciano a capire che anche se un genitore non è presente fisicamente lì con loro, sanno che tornerà più tardi.
La caratteristica fondamentale dell’ansia da separazione, tuttavia, è che l’ansia sperimentata supera quello che ci si potrebbe aspettare dato il livello di sviluppo di una persona.
I bambini con questo disturbo possono aggrapparsi eccessivamente ai loro genitori, rifiutarsi di andare a dormire se non in loro presenza, essere riluttanti a partecipare a feste o dormire a casa di amici, o richiedere la presenza del genitore quando si recano in un’altra stanza della loro casa. I bambini possono anche esperire sintomi fisici quando anticipano o si verifica la separazione, come il mal di testa, la nausea e il vomito.
Gli adulti con questo disturbo possono invece avvertire una sensazione di disagio quando viaggiano soli, avere incubi rispetto alla separazione dai propri genitori, o essere eccessivamente preoccupati per i propri figli o coniuge, controllandoli continuamente.
Quando i bambini si separano dai genitori possono spesso apparire ritirati, tristi o avere difficoltà di concentrazione sia a scuola che durante le attività di gioco.
A seconda dell’età della persona, essi possono avere paura degli animali, del buio, di ladri, rapitori, viaggi in aereo, o altre situazioni che vengono percepite come pericolose. Alcune persone diventano particolarmente nostalgiche quando si separano dalle loro figure di attaccamento, indipendentemente dalla loro età.
Da un punto di vista sintomatologico il disturbo d’ansia da separazione include: un’angoscia eccessiva quando ci si allontana dalla propria casa o genitore; preoccupazioni circa eventi negativi, come ammalarsi o perdersi, che comportano un’eventuale separazione dalle figure di attaccamento; rifiuto ad uscire da casa, andare a scuola, lavoro o in un altro luogo a causa della paura della separazione; incubi rispetto alla paura di separarsi dalla propria casa o dai propri genitori, e via dicendo.
Per poter effettuare una diagnosi di disturbo d’ansia da separazione, questi sintomi devono essere presenti per almeno 4 settimane nei bambini e negli adolescenti e 6 mesi o più negli adulti. Inoltre, questi sintomi devono causare una compromissione del funzionamento scolastico, sociale, lavorativo e personale come diretta conseguenza dell’ansia.
Anche se le cause di tale disturbo sono ancora sconosciute, la ricerca ha identificato alcuni fattori di rischio; questa si sviluppa comunemente dopo che una persona ha sperimentato un importante fattore di stress, come ad esempio una perdita.
Questa perdita potrebbe essere la morte di una persona cara o un animale domestico, un cambiamento di scuola, il divorzio dei genitori, o un qualunque situazione che ha comportato una separazione lunga dell’individuo dai propri cari.
Inoltre, la presenza di genitori con stili comportamentali iperprotettivi o invadenti potrebbero innescare un’ansia da separazione. I genitori devono quindi cercare di aiutare il bambino a sviluppare un adeguato senso di sicurezza nel loro ambiente, così come la fiducia in persone diverse dai genitori.
È importante che il genitore accompagni il bambino durante visite mediche o altri trattamenti quando è possibile. Da un punto di vista psicologico per i gli adolescenti e gli adulti il trattamento più efficace è la psicoterapia, abbinata a percorsi di educazione e terapia familiare.
Per i bambini più piccoli, ci sono corsi specifici che il genitore può seguire: cercate di essere presenti dopo i pasti o i sonnellini, perché sarà più suscettibile ad avere l’ansia da separazione quando è stanco, affamato o malato; cercate di rassicurarlo prima di andare via dicendogli che tornerete presto.
È importante saper gestire questa ansia con comprensione, pazienza e fiducia; evitare di sgridarlo o sottolineargli che quel comportamento vi fa arrabbiare. È preferibile dirgli “so che non vuoi che me ne vada adesso, ma appena finisci la lezione a scuola saremo di nuovo insieme”.
In questo modo si gettano le basi per creare dei sentimenti di sicurezza per il proprio bambino; egli infatti imparerà più velocemente se riceve la giusta attenzione e affetto da parte del genitore.
Un altro aspetto importante è quello di mantenere il controllo rispetto alla vostra ansia, perché se il bambino percepisce o vede in voi il pericolo, automaticamente sarà portato a considerare l’ambiente circostante come qualcosa che non trasmette sicurezza.
Tratto da PsychologyToday
(Traduzione e adattamento a cura della Dottoressa Giorgia Lauro)